Ecco una semplice ricetta di crema ai funghi porcini secchi saporita, profumata e perfetta per scaldarsi nelle stagioni autunnale e invernale. La sua cremosità e il sapore conquista sicuramente i vostri pallati.
Ingredienti:
15 g di funghi secchi
600 – 700 g di patate
circa 1 l d’acqua
1 cipolla
2 cucchiai d’olio di girasole
2 – 4 cucchiai di panna ( a piacere )
1 cucchiaio di dado fatto in casa
sale e pepe q.b.
Preparazione:
Metto i funghi a bagno nell’acqua bollente per 15 min., taglio grossolanamente la cipolla e patate precedentemente lavate e sbucciate. Soffriggo insieme la verdura in una pentola capiente col filo d’olio e in seguito aggiungo i funghi ammollati (la sua l’acqua la conservo per dopo), metto un po’ di sale e pepe rosolando tutto per qualche minuto al fuco vivo. Copro bene le verdure con circa un litro di acqua fredda, verso anche l’acqua rimasta dai funghi (facendo tanta attenzione per i possibili granelli di sabbia) e insaporisco con un cucchiaio di dado (io uso quello fatto in casa, la ricetta trovi qui). Lascio cuocere a fuoco lento fino che le patate sono spappolate, circa 20 – 25 min. (dipende dalla qualità delle patate). Passato il tempo frullo tutto per ottenere una crema liscia e vellutata, verso la panna a piacere e correggo il gusto con sale e pepe. Servo con prezzemolo tritato e crostini saporiti all’ aglio e rosmarino.
Per preparare i crostoni taglio a pezzi le fette di pane. Faccio dorare con il filo d’olio evo, spicchio d’alio, rametto di rosmarino e pizzico di sale.
LE MELANZANE ALLA PARMIGIANA AL FORNO IN MONOPORZIONI
La parmigiana di melanzane è un piatto classico è molto popolare in tutta l’italia, però come fa Gabriele non fa nessuno. Grazie alle melanzane soffritte, la ricca farcitura di mozzarella e parmigiano e per finire il profumo dell’origano rendono questo piatto delizioso e indimenticabile.
È una vera delizia.
Oggi vi sveliamo il segreto come preparare questa gustosissima ricetta.
MELANZANE ALLA PARMIGIANA AL FORNO
Ingredienti: (ricetta per 4-5 porzioni)
2 melanzane grandi
400 g di buon sugo di pomodoro al basilico cotto ( ricetta per fare il sugo trovate qui)
400 g di mozzarella
200 g di parmigiano grattugiato
origano
sale
per friggere:
olio di semi
3-4 cucchiai di farina
100 ml di latte
Preparazione:
Lavo le melanzane e taglio a rondelle ben spesse circa 8 mm (massimo 1 cm).
Le salo leggermente e le adagio in uno scolapasta per almeno un’ora in modo che perdono l’acqua amara di vegetazione. Dopo di che asciugo bene con la carta da cucina.
Ogni fetta la passo prima nel latte e poi nella farina da entrambi i lati. Il latte crea una pellicola naturale che non fa assorbire l’olio alla melanzana rendendola asciutta e croccante.
Scaldo abbondante olio nella padella e immergo le fette poche alla volta, devono leggermente galleggiare sulla superficie. Friggo nel olio bollente finché diventano ben dorate da entrambi i lati almeno 6-7 min. La melanzana e cotta quando la forchetta entra facilmente.
Tolgo dalla padella e metto a raffreddare sulla carta assorbente.
Preparo la mozzarella tagliando a fette e preriscaldo il forno a 180°.
In una teglia comincio a montare gli strati della mia parmigiana in monoporzioni. I Monoporzioni sono tanto più facili da servire. Per primo sul fondo appoggio 4 o 5 fette di melanzane un po’ distanziate tra loro e ogni una metto un cucchiaio di pomodoro spalmato a modi pizza, continuo con la mozzarella a fette su tutta la superficie aggiungo un cucchiaino pieno di parmigiano con un pizzico di origano, copro con la prossima fetta di melanzana. Ripeto l’operazione per 3 volte in modo da formare tre strati, finisco l’ultimo con abbondante parmigiano e origano che conferiranno alla parmigiana una crosticina è un profumo eccezionale.
Inforno per circa 20 min., eventualmente sposto la teglia nella parte più alta del forno gli ultimi 5 min. per avere una gratinatura dorata e migliore.
Servo ben calda, però è buona anche a temperatura ambiente.
Oggi vi propongo un piatto semplicissimo è molto buono. La ricetta è stata testata tante volte e proviene da un vecchio libro di cucina, dal quale ho ridotto soltanto la quantità di burro che secondo me era un po’ eccessiva.
Senza dubbio è un piatto vegetariano.
Noi quando abbiamo voglia di mangiare leggero ci prepariamo spesso riso e coste.
Le coste o bietole da coste è una varietà di barbabietole da orto, verdura che ormai si trova al mercato quasi tutto l’anno, però la stagionalità migliore cade nei mesi invernali e primaverili.
Le coste sono ricche di vitamine e sali minerali, hanno tante proprietà benefiche aiutando l’organismo a tenersi in buona salute. Siccome è una verdura facilmente digeribile, le coste sono indicate molto volentieri per l’alimentazione dei bambini e degli anziani.
Oltre che contengono tutti i benefici sono semplicemente buone con le sue foglie verdi e gambi bianchi leggermente croccanti.
Vanno mangiate solo cotte.
RISO E COSTE
Ingredienti: (per 4 persone)
320 g di riso
1 mazzo di coste
3 spicchi d’aglio
80 g di burro
100 g di parmigiano grattugiato
qualche foglia di salvia
sale e pepe a piacere
Preparazione:
Metto il riso a bollire in abbondante l’acqua salata.
Le coste pulite le taglio a pezzetoni e le immergo in una capiente pentola con l’acqua bollente e salata per far lessare circa 5 minuti. Mi piace usare l’intere foglie, non separo i gambi bianchi dalle foglie verdi, anche se nella ricetta del libro consigliano di usare soltanto i pezzi bianchi (fate secondo il vostro gusto). Siccome le foglie verdi si cuociono velocemente le metto qualche minuto dopo. Quando sento il gambo appena tenero faccio scolare tutto. Metto a fuoco una padella larga con 40g di burro e gli spicchi d’aglio per farli rosolare, una volta d’orati unisco le coste girandole nel soffritto per qualche minuto. Quindi verso il riso cotto al dente, scolato bene e mescolo tutto insieme, condisco con abbondante pepe e parmigiano grattugiato.
Nel fra tempo sciolgo in un padellino i rimanenti 40 g di burro insaporito con le foglie di salvia finché prende una colorazione bruna. Rovescio il riso in una terrina (riscaldata), in fine verso sopra il burro profumato alla salvia.
Servo subito caldo.
Scoprite da soli nella vostra cucina questa deliziosa ricetta.
GOŁĄBKI tradotto, sarebbero i piccioni! In realtà sono involtini di carne macinata avvolti nelle foglie di verza.
Gołąbki nella nostra casa era il pranzo di sabato e domenica. La ricetta tradizionale dice di usare le foglie di cavolo bianco, ma io ricordo che la mia mamma lo faceva sempre e rigorosamente con la verza. Il motivo era uno, molto banale, a nostro papà non piaceva il gusto dolciastro del cavolo bianco. Ed anche io le preparo sempre con la verza.
I sapori della propria infanzia rimangono profondamente nella nostra mente e con noi attraversano la vita.
Oltre questo secondo me le foglie della verza sono più delicate, fragili e allo stesso tempo più saporite di gusto, cioè non hanno questa caratteristica nota di dolcezza che appartiene al cavolo bianco. La seconda regola importante della mia mamma era: che gli involtini si facevano solo di carne (carne macinata di maiale) senza l’aggiunta di riso o di grano saraceno. Spesso trovate le ricette dove mischiano cerali insieme con la carne, non sono sbagliate, sono una variante per chi non piace usare solo la carne.
Io per esempio ho arricchito il ripieno della mia mamma aggiungendo i funghi champignon leggermente fritti, in un rapporto di circa 2:1 cioè 2 parti di carne è una parte di funghi. Gli champignon vengono macinati insieme alla carne, cipolla fritta e pane secco imbevuto nell’acqua. Per me i funghi sono un ottimo punto di partenza nel gusto di questo piatto, valorizzando piacevolmente il sapore. Siccome il piatto è più tosto laborioso tanto vale la pena fare sempre un’abbondante quantità che rimanga per il giorno dopo. All’indomani dopo aver riposato nel loro sugo prendono il gusto degli aromi, dandogli un sapore ancora più incisivo, strepitoso!
Consiglio sempre di preparare delle porzioni in più, che si posso anche congelare, per avere un pranzo gustoso e veloce, pronto in pochi minuti Mi raccomando soltanto di conservarli nel congelatore non più di 2-3 mesi, per non alterarne il sapore soprattutto del cavolo.
Poco prima di servire preparo la salsa di pomodoro con la base di brodo che rimane della cottura di involtini. Per rendere la salsa bella e vellutata metto un po’ di farina. Come un perfetto finale, aggiungo aneto tritato e faccio bollire ancora una volta per non più di un minuto in modo che l’erbetta lascia l’aroma e non perde i suoi benefici. L’aneto conferisce perfettamente a questo piatto un sapore unico.
Gołąbki è un altro dei piatti polacchi estremamente apprezzato dai turisti stranieri. Provare per credere.
INVOLTINI DI VERZA CON LA CARNE E CHAMPIGNON
Ingredienti: ( per circa 25 pezzi )
1 grande testa del cavolo (circa 1,5 – 2 kg)
600 – 700 g di carne di maiale macinata
300 – 350 g di funghi champignon freschi
1-2 cipolle
1 uovo
2 panini secchi
1 cucchiaino di maggiorana
1 – 2 foglie di alloro
sale e pepe a piacere
2-3 cucchiai di olio di colza
Salsa di pomodoro:
5-8 cucchiai di salsa di pomodoro condita
circa 1 cucchiaio di farina per addensare la salsa (a seconda della quantità del liquido)
una manciata di aneto tritato.
Preparazione:
Pulisco il cavolo dalle foglie appassite e lo sciacquo. Con il coltello affilato e appuntito ricavo profondamente il torsolo. Faccio bollire l’acqua in una pentola grande circa 2/3 della altezza. Metto con cautela la verza e faccio scottare sul fuoco lento per 20 minuti. Dopo la metà del tempo la giro delicatamente per scottarla uniformemente. Faccio scolare facendo sempre attenzione a non danneggiare le foglie, lascio a raffreddare.
Nel frattempo preparo il ripieno. Metto i panini secchi a bagno in acqua tiepida (non nel latte!). Sbuccio le cipolle e gli champignon trito molto finemente e friggo brevemente nel olio, prima la cipolla e poi funghi. Lascio a raffreddare.
Strizzo bene il pane imbevuto d’acqua e lo trito.
In una grande ciotola metto la carne macinata, funghi, cipolle e pane. Rompo l’uovo intero, aggiungo la maggiorana e condisco con sale e pepe. Amalgamo bene per un po’ di tempo tutti ingredienti con la mano o una forchetta.
Quando la testa del cavolo si è raffreddata comincio a separare con cura tutte le foglie e tolgo la gobba del nervo centrale rifilandola in modo trasversale sempre facendo attenzione a non bucarla. Per ogni foglia di verza metto una porzione di carne, chiudo lato sinistro e destro verso centro e avvolgo strettamente involtino tenendo presente che la carne non scappa dai lati. La quantità del ripieno applicata dipende dalla dimensione della foglia. Quando ho preparato tutti gli involtini, in una pentola grande scaldo 2-3 cucchiai d’olio e comincio a metterli stretti uno vicino l’altro. Di solito vengono 2-3 strati. Copro con acqua bollente a circa 3/4 dell’altezza dell’ultimo strato. Metto a bollire e riduco gas al minimo. Aggiungo la foglia di alloro, sale e pepe a piacere. Cuocio a fuoco lento per circa 1,5 – 2 ore.
Quando gli involtini sono pronti, nella pentola a parte verso un po’ di brodo della cottura e aggiungo del sugo di pomodoro (5-8 cucchiai a seconda dell’intensità della salsa e del vostro gusto). Addenso la salsa con la farina per renderla vellutata. Se è necessario correggo con sale e pepe. Nella pentola metto numero d’involtini che vogliamo mangiare, aggiungo una manciata di aneto tritato e faccio bollire brevemente. Servo caldi con il pane fresco.
Involtini con la verza è un’ottima piatto per il pranzo famigliare. Possiamo prepararlo il giorno prima, e poi scaldare soltanto, sedendoci al tavolo insieme con gli ospiti invece di stare in cucina.
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